La gestione del tempo - Abbandonare le abitudini e la comfort zone

In fisica il tempo è un concetto primitivo in base al quale gli eventi sono distinti in presenti, passati e futuri e coordinati in organica successione, questa è la definizione che troviamo sulla Treccani.

Quindi possiamo sicuramente dire che il tempo è una certezza e sin dagli albori della razza umana abbiamo iniziato a misurarlo sempre in maniera più precisa e a gestire le nostre attività quotidiane in base al suo passare.
Ebbene sì, il tempo passa in maniera interminabile anche se per noi umani è una unità di misura finita e per l’universo non lo è, per l’universo il tempo è infinito.

Albert Einstein diceva che il tempo è un’illusione e che non esiste un tempo assoluto ma un tempo relativo rispetto ad un osservatore.
Sulla base di questo possiamo porci come osservatori privilegiati svolgendo attività capaci di farci percepire la dilatazione del tempo e gestendo la quotidianità e il futuro sin da subito.

Covey, Eisenhower e molti altri hanno scritto libri e trattati su come gestire il tempo, pianificare e svolgere le attività in maniera sistematica.
Tutto si basa su una affermazione che condividiamo:
non c’è abbastanza tempo per fare tutto ma ne abbiamo a sufficienza per fare le cose importanti.
Stilare una lista delle cose da fare e spuntarla man mano che vengono svolte è un buon metodo ma toglie il focus su ciò che è veramente importante.
Quindi concentrarsi su ciò che è importante è la costruzione del nostro futuro, molto spesso ci facciamo travolgere dalla quotidianità, dalla noia, dallo svolgimento di attività che non hanno nessun valore per noi ma che portiamo avanti per abitudine o perché risiedono nella nostra zona di comfort che ci dà sicurezza e tranquillità.

Solo individuando con certezza le nostre mete e i nostri obiettivi possiamo mettere in cima alla lista delle priorità e quindi dare maggiore spazio di tempo alle attività che ci garantiranno un futuro prospero e migliore.

Stephen Covey ci regala i suoi quadranti che sono una semplice matrice composta da quattro sezioni.
Ognuna rappresenta una categoria di priorità per quanto riguarda le cose da fare.
Allo stesso tempo, ogni quadrante include una serie di attività che vanno gestite in maniera diversa.
Immagina una croce dove gli spazi vuoti sono i quadranti in cui andiamo a mettere le nostre attività, buttiamo  via la lista anzi sezioniamola secondo questo metodo.
Ogni quadrante corrisponde ad una categoria ben precisa:

E’ inutile dire che la sezione fondamentale è la seconda, in cui andiamo a mettere la pianificazione del nostro futuro, la strategia, la nostra formazione e dei nostri collaboratori, l’innovazione, la creazione di un ambiente positivo. Dedichiamogli almeno il 30% del nostro tempo  altrimenti il tempo si fermerà.

Da non tralasciare la prima dove ci saranno tutte quelle attività che dobbiamo assolutamente svolgere  il prima possibile, sono le crisi dove dobbiamo intervenire in prima persona.

La sezione tre invece rappresenta tutte quelle attività da svolgere nei tempi prestabiliti, altrimenti diventeranno crisi e passeranno nella prima sezione in men che non si dica.

La sezione quattro rappresenta tutte quelle attività che non hanno nessun peso, che non hanno nessun valore per me e per la mia attività, sono da eliminare.
Porto come esempio il controllare la posta elettronica ogni cinque minuti, partecipare ad una riunione in cui non potrò dare o ricevere nessun valore, rispondere a telefonate di call center oppure svolgere una attività che posso delegare tranquillamente perché ho già la persona giusta con le corrette competenze.

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