La sicurezza ICT in Italia

Dal rapporto Clusit 2022 lo scenario italiano segue quello internazionale.
Nel 2021 gli attacchi nel mondo sono aumentati del 10% rispetto al precedente anno e si rivelano sempre più gravi.

Oltre alla gravità viene rilevata la loro complessità e sofisticazione in grado di fare rete con al criminalità organizzata.
Quindi è semplice dedurre che la finalità dei cybercriminali è  principalmente economica, infatti nell’86% dei casi la vittima viene colpita per scopi di ricatto o furto di informazioni da rivendere.
Il trend non accenna a diminuire e sta rosicchiando le altre finalità come l’espionage.
Gli attacchi non avvengono in maniera indiscriminata ma mirano ad obiettivi ben precisi, al primo posto c’è il governativo\militare, poi il settore informatico ed sul gradino più basso del podio gli attacchi multipli.

Lo studio di Clusit si basa su un campione che al 31 dicembre 2021 è costituito da 14.010 attacchi noti e gravi avvenuti nel mondo dal primo gennaio 2011, ovvero che hanno avuto un impatto in termini di perdite economiche, di danni alla reputazione, di diffusione di dati sensibili (personali e non), o che comunque prefigurano scenari particolarmente preoccupanti.

Dovrebbero farci riflettere le perdite economiche che nel 2020 si attestavano a 1 trilione di dollari e nel 2021 a 6 trilioni, pressochè triplicate e la contingenza della guerra, il caro energia e l’emergenza covid ci prensenteranno un conto molto salato alla fine del 2022.
Ogni azione cybercriminale nel 99,99 % dei casi rimane impunita, lo dimostrano i tentativi, andati a vuoto, degli USA nel cercare i colpevoli degli ultimi attacchi ai siti governativi.

Nelle medie e grandi aziende ormai troviamo la Business Continuity, i Disaster Recovery e tutte quelle tattiche atte a garantire la continuità operativa.
Sicuramente una grande mano ce la danno i grandi provider che grazie ai Datacenter super performanti ci garantiscono una tecnologia che potrebbe essere troppo dispendiosa per le PMI italiane.
Solamente con una strategia e una politica che comprende il Risk Management, la Business Continuity e la Cybersecurity possiamo essere resilienti.
Poniamoci solo una domanda, il rischio informatico che corro che impatto ha sul mio business ?

Lo possiamo calcolare moltiplicando la probabilità di accadimento per l’impatto (o danno) che potrebbe arrecarci.

L’informatica non è un’opinione o un libro di fantasia, ha tanti 1 e tanti 0 e per valutarla dobbiamo scendere nei dettagli

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